Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole allo schema di decreto sullo sviluppo territoriale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma ha posto alcune questioni di merito e di forma che è interessante notare.
Il Ministero della salute ha trasmesso al Consiglio di Stato lo scorso 22 aprile 2022 (con propria nota prot. n. 6972), lo schema di decreto «Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale» per acquisirne il parere.
La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del CdS, ha esaminato il provvedimento e tutti gli allegati ed è arrivata, nell’adunanza del 10 maggio 2022, a dichiarare che gli intenti e gli obiettivi della norma sono condivisibili, così come le scelte strategiche e che sia comprensibile per ragione di urgenza, la scelta del Governo di rinviare a provvedimenti successivi alcune norme di dettaglio anche se importanti.
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La Sezione è arrivata così a esprimere il proprio parere positivo, ma ha sollecitato alcuni provvedimenti di riordino della stesura e della normativa complessiva del settore, arrivando a proporre al Governo di realizzare un Testo Unico sulla salute.
Il disegno di riforma fa parte dei provvedimenti che il nostro Governo ha inserito nei provvedimenti di attuazione degli obiettivi indicati dal PNRR (M6 – C1- Riforma Reti di prossimità strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale) e delinea un modello organizzativo dell’assistenza sanitaria territoriale, definito antropocentrico, che prevede rimodulazione di servizi e prestazioni sanitarie il più possibile in prossimità dei pazienti, tanto da arrivare al loro domicilio.
La declinazione dei diversi servizi e delle prestazioni erogate tiene conto dei diversi contesti territoriali nei quali nasceranno le Case della Comunità, gli Ospedali di comunità e altre strutture intermedie.
L’articolazione dei servizi vuole anche fornire risposte efficaci al bisogno di una rete assistenziale territoriale alternativa allo schema ospedale/pronto soccorso e ovviare concretamente ai principali problemi critici dell’attuale modello organizzativo:
Il testo di riforma si pone in linea con le indicazioni del documento emanato dall’OCSE nel 2019: «Realising the Full Potential of Primacy Health Care», che indica obiettivi, di grande importanza strategica per il rinnovamento del servizio sanitario: